La Nostra Storia & Cultura
Quando Paolo e Veronica tornarono a casa dalla loro vacanza al Gatto sulla Finestra di Jesi nelle Marche, si accorsero fin da subito quanto doloroso poteva essere il ritorno in città, alla vita quotidiana, al duro lavoro, alla solita routine.
Questo, come potete immaginare, causava in loro un senso di frustrazione di stress che da qualche giorno, messo piede a Jesi, li aveva letteralmente abbandonati.
Le lunghe passeggiate, gli aperitivi la sera, le visite ai musei, le escursioni in mountain-bike, quella scappatella al mare poco lontano, sotto il Conero, il giro degustazione e quel goccio di vino in più, e finalmente stanchi ma felici, il rientro a Casa, a “il Gatto sulla Finestra” lontani dal caos cittadino per coccolarsi un po’.
Veronica decise di dire a Paolo che non doveva preoccuparsi, che da lì a breve si sarebbero potuti permettere un’altra vacanza insieme. D'altronde un “Gatto sulla Finestra” qualunque, in una bella cittadina come Jesi l’avrebbero pur trovato no?!
In cuor suo Veronica sapeva benissimo di aver detto una piccola bugia a fin di bene. Una felice combinazione tra la cittadina che ti ospita e la struttura che ti accoglie era impossibile trovarla da altre parti. A pensarci bene non era mai successo nella loro vita di viaggiatori/turisti, e loro sì che ne avevano fatti di viaggi!
Quei borghi sassati, le viuzze dove perdersi, le architetture avvolgenti, i palazzi storici aperti, pieni di arte, storia e cultura, la sede vescovile, le chiese, le piazze dove si affacciano i locali la sera, le persone gentili, accoglienti, un mix che esula dal clamore di un lungomare quale che sia, affollato e sempre uguale a se stesso.
Sapevano entrambi che quello stato di grazia, quel velo di bellezza che tutto avvolge sarebbe rimasta un’esperienza unica.
Ancora non lo sapevano ma da lì a qualche tempo si sarebbero accorti che l’accoglienza di quei luoghi li aveva trasformati. Si accorsero di essere più gentili con le persone che incontravano, più accondiscendenti, rilassati, affabili, cominciarono a pensare che qui luoghi e l’accoglienza ricevuta erano contagiosi, li aveva sicuramente trasformati.
Ciò che si portavano dentro cominciava a risuonare intorno, nella loro città, a lavoro, nei bar, raccontavano ad amici e parenti non tanto i luoghi splendidi visitati, ma le sensazioni che quei luoghi trasmettevano, raccontavano lo stupore nel visitare la Pinacoteca, la galleria degli stucchi, il teatro, il duomo, i musei, raccontavano di detti e leggende del posto, di personaggi storici nati a Jesi, delle degustazioni e le specialità enogastronomiche marchigiane, poi, con un sorriso stampato in viso, Veronica raccontava del rientro a Casa la sera, del meritato riposo al “Gatto sulla Finestra”, bello, accogliente, con quel lettone comodo, profumato e quella sensazione di vivere senza tempo, appagati.
“È già accaduto, continuare a lavorare perché questo accada ancora è la nostra missione”. Riccardo e Cristiana